Sant'Angelo, città del salame

Sant’angelo di Brolo: città del salame” recita un cartello ben in vista ai primi tornanti che portano all’abitato. Insegna importante per indicare un’attività economica dinamica in un paese ricco di Storia e di testimonianze di questa Storia.

“Città del salame” è una realtà, una bella realtà produttiva. Non c’è supermercato in Sicilia o grande e importante salumeria italiana che non esponga il “S. Angelo IGP”. Un salume caratteristico, dal sapore intenso, lavorato a punta di coltello (anche se ormai esistono le macchine che sostituiscono quest’utensile) a quadrati di circa 12 cm. con sale e pepe nero macinato e nitrato di potassio. Una tradizione, e “una regola segreta e familiare” nell’impasto, tramandata e custodita gelosamente da ogni produttore sino ai nostri tempi.

La storia del salame di Sant’angelo è antichissima. La sua origine si fa risalire (vedi  Disciplinare di produzione dell’IGP) all’XI secolo quando i Normanni portarono nuove abitudini dietetiche in contrapposizione a quelle degli Arabi e introdussero la carne di maiale sulle tavole dei locali.

Tante le “fabbriche” e famiglie che producono il salame a S.Angelo Tra tutte mi piace parlare dei Guidara, tre generazioni di lavoratori, che amano il paese in cui vivono e nel quale hanno creato un’azienda artigiana degna di essere citata.

Vincenzo (il nonno) e poi Pietro (custode della “regola segreta”) e Antonio (addetto al commerciale) e i loro figli  Vincenzo (29 anni) e Giampaolo (32). Vincenzo è laureato in Scienze motorie ma l’azienda di famiglia è la sua vita come lo era per il nonno che la creò  nel 1948 e fu uno dei primi salumificatori santangiolesi del dopoguerra.

I prodotti principali dell‘azienda Guidara sono prima di tutto il salame S. Angelo Igp, il salame di suino nero Siciliano, il salame nostrano dei Nebrodi, il salame siciliano piccante e quello al pistacchio, la salsiccia casareccia, il capocollo, la pancetta, il lardo e il guanciale. Per il salame IGP normalmente sono utilizzati maiali di massimo 120 chili mentre per il nostrano si utilizzano bestie che arrivano anche a 200 chilogrammi. Il segreto poi è la secolare ricetta custodita gelosamente da Pietro ed è proprio questo segreto che rende il salame S.Angelo della famiglia Guidara unico nel gusto e nella qualità. Provare, nonostante i rischi per la dieta, per credere.
 

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